venerdì 15 febbraio 2013

Adozioni, e infine arrivò la banca dati

Fonte: La Stampa.it

Adozioni, e infine arrivò la banca dati

Dopo 13 anni e una condanna, il ministero della Giustizia si adegua e obbedisce all'obbligo di legge

FLAVIA AMABILE

Sono stati necessari tredici anni, una condanna da parte del Tar del Lazio e con un mese e mezzo di ritardo rispetto alla scadenza imposta il ministero di Giustizia ha annunciato l'istituzione della banca dati della banca dati per i minori adottabili e per i coniugi che aspirano all'adozione nazionale ed internazionale. Il capo del dipartimento per la Giustizia minorile, Caterina Chinnici, e il direttore generale dei Sistemi informativi automatizzati, Daniela Intravaia, hanno firmato il decreto dirigenziale. La banca dati sarà attiva nei prossimi giorni, si aspetta la data di pubblicazione del provvedimento istitutivo ma dal ministero fanno sapere che dovrebbe avvenire la prossima settimana.

'Una vittoria dei bambini' commenta Marco Griffini presidente dell'Ai.Bi, l'associazione in prima fila in questa lunga battaglia. Tutto era iniziato il 28 marzo del 2001 con l'articolo 40 della legge 149 che istituiva la banca dati. Dopo anni ed anni di inadempienza da parte del ministero e di solleciti da parte delle associazioni il 1 ottobre il ministero era stato condannato ad intervenire entro 90 giorni, vale a dire entro il 31 dicembre 2012. Anche perché gli 800mila euro previsti dal governo come finanziamento erano stati opportunamente stanziati.

A dicembre, l'unico segnale arrivato dal ministero è stato un comunicato pubblicato sul proprio sito in cui dichiarava l’esistenza della banca dati in cinque tribunali per i minorenni (Palermo, Catanzaro, Bari, Caltanissetta, Reggio Calabria) e precisando che “entro il mese di dicembre 2012 saranno attivati i Tribunali per i minorenni di Cagliari, Lecce, Napoli, Salerno, Sassari e Torino. Successivamente, compatibilmente alle risorse finanziarie ed umane a disposizione (presumibilmente nei primi mesi dell’anno 2013) saranno attivate le restanti sedi dei Tribunali per i minorenni di Roma, Catania, Messina, Potenza, Taranto, Bologna, Brescia, Firenze, Genova, Venezia, Ancona, Bolzano, Campobasso, L’Aquila, Perugia, Trento, Trieste e Milano.”

"L’intenzione apertamente dichiarata del Ministero - spiegava l'Ai.Bi - è dunque quella di attivare un sistema incompleto in cui su 29 tribunali ben 18 sarebbero sprovvisti di banca dati! Ma che modo di operare è questo? In che Paese civile e democratico il potere amministrativo agisce ignorando le decisioni del potere giurisdizionale?". Ci sono 2300 minori in attesa di adozione - ricorda Marco Griffini - che non possono essere adottati perché manca la banca dati".

Il 31 dicembre ancora non c'era traccia di banca dati. Dopo un altro mese e mezzo di martellamento da parte delle associazioni è arrivato alla fine l'annuncio ufficiale. Per l'operatività bisognerà attendere ancora una settimana quindi finalmente i tribunali di tutt'Italia potranno avere a disposizione i dati necessari per rendere più fluido il trasferimento delle informazioni e quindi la possibilità di un minore di trovare la famiglia e viceversa.

Aggiornata con cadenza trimestrale, la banca dati contiene i seguenti dati personali: per i minori dichiarati adottabili, dati anagrafici, condizioni di salute, famiglia di origine ed eventuale esistenza di fratelli, attuale sistemazione, precedenti collocamenti, provvedimenti dell'autorità giudiziaria minorile, dati contenuti nei certificati del casellario giudiziale per i minorenni e ogni altra informazione idonea al miglior esito del procedimento Quanto ai coniugi aspiranti all'adozione nazionale e internazionale e persone singole disponibili all'adozione: dati anagrafici, residenza, domicilio, recapito telefonico, stato civile, stato di famiglia, dati anagrafici dei genitori della coppia o della persona singola aspirante all'adozione, condizioni di salute, condizioni economiche, caratteristiche socio demografiche della famiglia, motivazioni, altri procedimenti di affidamento o di adozione ed il relativo esito, dati contenuti nei certificati del casellario giudiziale e ogni altra informazione idonea al miglior esito del procedimento. L'accesso alle informazioni contenute nella banca dati e il rilascio di copie ed estratti è riservato ai magistrati dei tribunali per i minorenni e delle procure presso i tribunali per i minorenni cui sia attribuita la trattazione dello specifico procedimento di adozione nonché ai magistrati degli altri uffici della giurisdizione minorile autorizzati dal capo dell'ufficio. La consultazione è inoltre consentita al personale appartenente agli uffici della giurisdizione minorile, previa autorizzazione da parte del capo dell'ufficio, nonché agli interessati, con riferimento ai soli dati personali.

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