domenica 29 aprile 2012

La Terra dei nostri figli

Non so se capita anche a voi... ma io sono particolarmente sensibile a ogni cosa che può essere riconducibile alla ‘Storia’, a quello che, forse, i ‘nostri’ figli hanno visto e/o vissuto nella loro Terra, nel loro 'sociale', prima della loro ri-nascita con noi.
Prima di iniziare a rimettere insieme i pezzi e a riprendersi quello che per tanto tempo a loro è stato tolto. A loro è stato dato altro: potremo mai conoscere questo altro partendo da poco, come questi due articoli, nella misura di poterlo a nostra volta sentire?... per comprendere fino in fondo il loro dolore, la loro ferita? Saremo mai veramente in grado di aiutarli, di avvicinarci a loro nel profondo?  

Oppure è meglio lasciare, ascoltare la storia dell'oggi, lasciare quel ‘prima’, non indagare, guardare avanti, considerando che ormai sono figli e la loro terra e il loro futuro sono qui… per sempre?

La Terra dei nostri figli 2

I marciapiedi feriti di Bucaramanga

Il reportage dalle strade di una città colombiana, tra i "desechables", i "parches" e i braccati della penombra.
I marciapiedi feriti di Bucaramanga

Di Martina Vultaggio


Bambini si tuffano nel fiume Atrato dal porto di Quibdo, sulla costa Pacifica - foto di Javier Galeano - AP

Bucaramanga - Colombia, 10 settembre 2002
Sono arrivata a Bucaramanga ormai da un mese, e tutto quello che sto vivendo è così sorprendentemente diverso dalla realtà in cui sempre mi sono trovata immersa, che sento il bisogno di scrivere per raccontare, per non dimenticare, perchè quando si torna alla comodità della vita di ogni giorno tutto sembra più distante.
Bucaramanga è una città più o meno grande (conta circa un milione di abitanti) situata al nord della regione di Santander; la divide dal confine col Venezuela una delle tre catene rocciose che attraversano il paese. Qui la situazione è relativamente tranquilla: pare che la guerriglia si tenga lontana perchè nelle banche cittadine viene custodito il suo patrimonio, mentre i paramilitari si tengono ben nascosti e agiscono con l’oscurità, attaccando, minacciando e uccidendo le persone che vivono in strada: i desechables, i gamines, come vengono chiamati. Queste persone per me hanno iniziato a rappresentare molto: sto infatti lavorando per una ONG., Niños de Papel, che si occupa del recupero di minori di strada.

La Terra dei nostri figli 1

5 luglio 2011, sul quotidiano Online 'La Stampa', è stato pubblicato un articolo del quale riporto il link. Ho molto piacere a condividerla con voi (a 'compartirla', come dice mia figlia).

CARTAGENA - Nei barrios che respirano l'amianto - Lacrime, sudore e occhi sgranati - In Colombia l'eternit è legale: così un regista-blogger italiano sta lavorando per raccontare la tragedia dell'indifferenza, di LORENZO CAIROLI

http://www3.lastampa.it/esteri/sezioni/articolo/lstp/410096/

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