giovedì 14 febbraio 2013

Nuovi psicologi prendono posizione contro l’adozione gay

Fonte: UCCR


Famiglia  
Proseguono fortunatamente le prese di posizione degli esperti circa l’argomento caldo del momento, ovvero l’adozione per persone dello stesso sesso. Il pregio di questi professionisti è quello di concentrarsi sul benessere del bambino, al posto dell’inesistente diritto alla genitorialità della coppie omosessuali, escluse dalla natura stessa alla procreazione.

Così la psicologa Maria Rita Parsi, fondatrice dell’associazione ”Movimento Bambino”, ha spiegato: «Per i bambini quel che vale è l’amore. Però è importante che le bambine trovino un punto di riferimento maschile e i maschietti uno femminile per sviluppare e indirizzare la loro ricerca di un partner quando saranno adulti. Crescere con genitori omosessuali senza avere punti di riferimento dell’altro sesso costituisce un limite». Chi è a favore dell’adozione per le coppie omosessuali intende volontariamente mettere il bambino in una condizione di svantaggio. Ha poi proseguito la psicologa: «cure e amore non sono patrimonio esclusivo delle coppie etero. Vero è, però, che quando si arriva alla fase del complesso edipico è importante avere una doppia realtà di riferimento, maschio e femmina. È fondamentale per sviluppare il cervello e la personalità. Perché i bambini abbiano uno sviluppo pieno e completo, i modelli di riferimento devono essere maschili e femminili. E non devono essere necessariamente il papà o la mamma, possono venir individuate figure esterne alla coppia. Ci tengo però a precisare una cosa. Il rapporto fondamentale e primario resta quello con la madre. Un rapporto prioritario che comincia nella vita prenatale, che è determinante al momento del parto, fondamentale nei primi attimi e nelle prime settimane di vita. Talmente importante ed essenziale che non può essere sostituito da nessun altro». La madre è fondamentale, ma numerosi studi mostrano anche l’insostuibilità della figura paterna per un corretto sviluppo del bambino.

Maria Rita Parsi eletta al Comitato Onu per i Diritti del Fanciullo


COMUNICATO STAMPA, 
Roma, 18 Dicembre 2012

Maria Rita Parsi eletta al Comitato Onu per i Diritti del Fanciullo

E’ di ieri la notizia della nomina della Prof.ssa Maria Rita Parsi al Comitato Onu per i Diritti del Fanciullo. 
In occasione della quattordicesima riunione, a New York, degli Stati parti, l’Italia conquista un nuovo, importante traguardo sul fronte della tutela dei diritti dei minori.
I candidati eletti al Comitato “sono quelli che ottengono il maggior numero di voti, nonché la maggioranza assoluta degli Stati parti presenti e votanti”, come recita l’articolo 43 della Convenzione Internazionale sui Diritti dell’Infanzia (adottata dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 1989, di cui il nostro Paese e' parte dal 1991).
Psicopedagogista, psicoterapeuta, saggista, scrittrice, editorialista, la Prof.ssa Parsi svolge un’intensa attività didattica e di formazione presso università, istituti specializzati, associazioni private. Docente di Psicologia, ha dato vita alla Fondazione Movimento Bambino Onlus – di cui è Presidente – per la tutela giuridica e sociale dei bambini, dei preadolescenti e degli adolescenti; per la formazione dei formatori e per l’ascolto, l’aiuto e l’assistenza ai minori e alle loro famiglie, in Italia e all’estero.
“Accolgo la notizia della nomina al Comitato Onu per i Diritti del Fanciullo con viva commozione e profondo entusiasmo”, ha commentato la Prof.ssa Parsi. “Da sempre, la Convenzione Onu sui Diritti dell'Infanzia rappresenta, per me e per la Fondazione Movimento Bambino, il documento fondamentale a cui ispirare progetti, percorsi e protocolli per la promozione e la diffusione della Cultura dell’Infanzia e dell’Adolescenza. Prendersi “legalmente” cura di tutelare e difendere i diritti dei minori, significa, anche e soprattutto, prendersi cura del nucleo sociale di ogni società: la famiglia”.

Degno di nota il progetto, realizzato dalla Fondazione Movimento Bambino, “Life Team”, con il sostegno della Fondazione Coloriamo i Sogni. Si tratta di un aereo, una sorta di “pronto soccorso” itinerante finalizzato a portare, nei Paesi più poveri del mondo e afflitti dalle piaghe della guerra, cure ad assistenza ai bambini. 
Per fotografare la drammatica situazione dei bambini di Gaza, la collana Garanti della Salani, diretta dalla Prof.ssa Parsi, ha editato il libro di Cecilia Gentile “Bambini all’inferno. Da Gaza ai territori occupati, undici storie d’infanzia nel cuore di un conflitto che colpisce prima di tutto gli innocenti”.


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