domenica 3 febbraio 2013

Adozioni internazionali in calo in Italia

Fonte: radio vaticana

notizia del 2013-01-10 16:04:5

Adozioni internazionali in calo in Italia: i dati della Commissione e il parere del Cifa  

Diminuiscono le adozioni internazionali in Italia: 3.106 bambini in meno nel 2012, il 22,8%, rispetto al 2011. In calo del 21,7% anche le coppie adottive. I dati sono della commissione governativa per le adozioni internazionali. La Federazione russa, tra i Paesi di provenienza, resta in testa, ma a breve le cose potrebbero cambiare. Il Cremlino infatti tra molte proteste, ha vietato per legge le adozioni di orfani russi da parte di cittadini Usa. Per un commento, a partire dai nuovi dati della Commissione Gabriella Ceraso ha intervistato la vicepresidente Daniela Bacchetta:

R. – Nel corso degli anni precedenti, abbiamo sempre mantenuto i numeri – e anzi, siamo anche saliti! – delle adozioni. Mentre per tutti gli altri Paesi, Stati Uniti in testa, il picco c’è stato negli anni 2004-2005, per poi avere discese abbastanza consistenti. La stessa cosa vale per la Francia. Questo perché c’è una cultura diversa dell’adozione: un grande ricorso all’adozione indipendente ha fatto sì che sostanzialmente venisse accettata, socialmente e umanamente dalle famiglie, solo l’adozione di bambini piccoli. In Italia, invece, proprio per effetto di questo fatto che culturalmente è molto forte - l’adozione qui è seguita dagli enti, ormai avviene da 12 anni, con la consapevolezza che ci sono bambini che hanno bisogno di adozione anche se hanno più di tre anni e possono essere adozioni positive - ebbene, ciò ha fatto sì che crescesse la disponibilità all’adozione e ci ha di fatto portato avanti rispetto ad altri Paesi.

D. – Quest’anno, invece, la tendenza si inverte: diminuiscono le coppie che vogliono adottare e diminuiscono anche i bambini che arrivano in Italia. Questo come lo spiega?



Russia, orfano di 14 anni scrive a Putin

Fonte: www.quotidiano.net

Russia, orfano di 14 anni scrive a Putin per concludere l'adozione negli Stati Uniti
Il ragazzo, affetto da una malattia genetica, troverebbe anche delle cure.

Mosca, 10 gennaio 2013 -

Un ragazzino russo di 14 anni, che soffre di una malattia genetica, ha scritto al presidente russo Vladimir Putin, per chiedergli di concludere la sua adozione, interrotta a causa della legge anti-Magnitsky, entrata in vigore all'inizio di gennaio.

Con questo provvedimento, Mosca ha vietato le adozioni di orfani russi da parte di cittadini Usa, rispondendo al Magnitski Act, con cui aveva preso misure contro funzionari russi ritenuti coinvolti nella sospetta morte in carcere dell’omonimo avvocato, il quale aveva denunciato un grosso giro di corruzione ai vertici dello Stato. Come raccontano i media di Celiabisnk, città sugli Urali dove il ragazzo vive in orfanotrofio, Maxim è in contatto da sette anni con una famiglia statunitense che l'anno scorso ha deciso di adottarlo. La procedura è stata avviata, ma ora si trova nel limbo a causa della controversa legge, in seguito alla quale Mosca si è anche ritirata dall'accordo con gli Usa sulle adozioni internazionali.In America, Maxim troverebbe non solo una famiglia ma anche possibilità di essere curato.


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