venerdì 11 maggio 2012

Dalle mamme, alle donne

‎Alle donne
che hanno rinunciato al loro bambino,
che non hanno saputo, potuto crescerlo,
che hanno rinunciato al ruolo di madre.
A queste donne va il mio abbraccio ed una carezza, sappiate che i bimbi da voi generati e dati in adozione crescono figli nelle nostre famiglie, sono tanto amati e per loro preghiamo per voi.

Una mamma di cuore

Madri Segrete, 400 parti anonimi

di MARIA NOVELLA DE LUCA

INCHIESTA ITALIANA

Italia, il Paese delle madri segrete
boom di bambini lasciati negli ospedali

Sono 400 i parti anonimi e ogni anno aumentano del 20%Il 70 per cento delle donne è composto da immigrate, il restante 30 da italiane giovanissime, spesso del Sud Italiane e immigrate

Si chiamano "madri segrete". Arrivano dalle pieghe di un'Italia profonda, emarginata, sommersa, dove vecchie e nuove povertà si fondono. Sono clandestine, immigrate, senza patria, ma anche italiane, giovanissime, a volte poco più che bambine. Donne, ragazze, adolescenti cresciute in fretta, sole, spaventate, violate.

Ogni anno di più: partoriscono ma poi il loro bambino non lo riconoscono e lo lasciano in ospedale, affidato alle mani sicure di medici e infermiere. Sono la spia di un'emergenza infanzia nascosta e drammatica: sono infatti oltre 400 l'anno i piccoli che non vengono riconosciuti alla nascita, un tempo si chiamavano "nati indesiderati", ma il loro numero cresce, nel 2010 soltanto a Roma i casi sono stati 60, il 20% in più dell'anno prima, bambini destinati a veloci adozioni nazionali, soprattutto però se sani e senza difetti, altrimenti la strada si fa più difficile, per i minori con handicap spesso l'unico futuro è l'istituto. Le mamme hanno 3 mesi di tempo per ripensarci, poi basta, per loro quel figlio sarà missing, scomparso, accolto ormai dentro le vite degli altri. Nessuno può né deve chiedere loro nulla, la legge è chiara, sono "parti anonimi", il bambino resta, la madre biologica scompare.

Firmano e se ne vanno le madri segrete, ombre nei reparti di maternità, dove tutto il resto è invece attesa, gioia. Se ne vanno, curve su se stesse, sole come sono arrivate, con il corpo ancora sconvolto da quella nascita e da quella perdita. Mascia, Alina, Alice, Heiriti, Caterina, Magdalena, Ylenia, Deborah, Sabrina: alcune chiedono di vedere il bambino, altre no, è troppo dura, se lo tieni in braccio poi forse non ti staccherai più... Dietro quella decisione estrema ci sono uomini violenti, religioni intolleranti, famiglie che si vergognano di figlie incinte per sbaglio, prostituzione, clandestinità, la paura di essere espulse, violenze sessuali, non avere né terra né patria e nessuna informazione sull'aborto legale.
Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...