Adottare in tutta sicurezza | CIAI
Adottare in tutta sicurezza
Le adozioni internazionali sono al centro delle attenzioni mediatiche ma attenzione: un conto sono le adozioni sicure e trasparenti, altro pianeta è il traffiking e il mondo (illecito) dei mediatori. Il chiarimento di Paola Crestani, presidente CIAI.Occorre fare chiarezza in un momento in cui le adozioni internazionali rischiano di essere al centro di polemiche disfattiste, soprattutto sui media: per le famiglie, che hanno già adottato e che adotteranno e soprattutto per il bene dei bambini in cerca di una famiglia.
Prendendo spunto da “Melog”, trasmissione di Radio 24 che qualche giorno fa ha dedicato una puntata alle adozioni internazionali, CIAI ritiene sia importante ribadire ancora una volta che gli enti che lavorano correttamente nei paesi di provenienza dei minori NON devono fare uso di mediatori, da non confondersi con i rappresentanti locali dell’ente. Di mediatori si è infatti parlato – tra i molti spunti di attualità – durante la puntata di Melog come se fossero un ‘rischio’ da mettere in conto nel corso dell’iter adottivo all’estero. Come se anche gli enti potessero, a loro insaputa, inciampare in questi personaggi. In realtà non è così.