mercoledì 8 maggio 2013

Essere abbandonati, non avere più nessuno su cui contare è come spaccarsi un braccio. Solo che non si vede che è rotto.

Fonte: www.style.com

Noi, quelli dell'affido

Ilaria Bellantoni 08 maggio 2013
Hai già dei figli. Oppure no. E puoi anche essere single. A un certo punto, decidi di aprire la tua casa e aiutare un bambino in difficoltà. Cresce con te, per un po'. E tu con lui, genitore a tempo. Chi l'ha fatto spiega che è una grande avventura. Leggete qui.
Bella, questa famiglia: Monica, 48 anni, Marta, 15, Elia,8, in braccio a papà Johnny, 50. In mezzo, Mirko, 19: dopo otto anni d'affido ha scelto di restare con loro invece di ritornare alla famiglia d'origine.
Qui c'è posto e la famiglia si può allargare. Johnny, 50 anni, e Monica, 48:«Ci sentiamo una grande squadra»
Essere abbandonati, non avere più nessuno su cui contare è come spaccarsi un braccio. Solo che non si vede che è rotto. 


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