martedì 4 dicembre 2012

Adozione: quei bambini nati due volte

http://scienza.panorama.it/salute/Adozioni-quei-bambini-nati-due-volte

Fonte: panorama.it

Adozioni: quei bambini nati due volte
Nel 2011 in Italia sono stati adottati 4.022 minori. "L’adozione è un miracolo" dice Paola Crestani, presidente di Ciai. "Improvvisamente un bambino così lontano diventa parte di te”

22-11-2012

di Giovanni Molaschi

Aumentano i bambini con più famiglie. Nel 2011 sono stati adottati 4.022 minori. Paola Crestani, presidente di Ciai, racconta la sua esperienza a Panorama. “L’adozione, spiega Crestani, è un miracolo. Improvvisamente un bambino così lontano diventa parte di te”.
Il parto non precede sempre la nascita di una famiglia. Sempre più bambini hanno due mamme. La prima è la pancia che li protegge per nove mesi. L’altra, invece, è quella presente che prova a passeggiare con loro nel mondo. “Nel 2011, evidenzia Paola Crestani (presidente di Ciai , Centro Italiano Aiuto all’Infanzia), sono stati adottati 4022 bambini”.


mercoledì 28 novembre 2012

Storie ed esperienze di single con figli in affido

Fonte: http://27esimaora.corriere.it/articolo/single-con-figli-in-affido/

Nell’album dei ricordi di Alessandra Bruno le prime immagini di lei e L. sono legate a un motorino. «Arancione, tutto di plastica trasparente. Poco più che un giocattolo», racconta la signora, che è insegnante di pittura, attenta a forme e colori. Ci salgono tutti i pomeriggi, appena L. esce da scuola, e girano per il centro di Milano. Lo parcheggiano in via Palestro per andare a vedere quarzi e piriti al Museo di scienze naturali. Lo legano al primo palo libero davanti al Pac — il Padiglione di arte contemporanea — dove entrano attratti dalle strane installazioni, ma anche nel cortile di casa di amici, invitati per la merenda.

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I figli naturali avranno gli stessi diritti dei figli nati all'interno del matrimonio

Fonte: http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2012-11-27/figli-naturali-avranno-nonni-212230.shtml?uuid=AbU2206G


Mai più distinzioni fra figli: nel pomeriggio la Camera ha dato il via libera definitivo al disegno di legge che eguaglia i diritti dei figli naturali a quelli dei legittimi cioè i nati all'interno del matrimonio. Il disegno di legge - passato con 366 favorevoli, 31 contrari, 58 astenuti - è stato approvato in terza lettura dall'Aula di Montecitorio. Passato senza modifiche, dopo i cambiamenti apportati dal Senato, il provvedimento approvato diventa legge.

La riforma ha l'obiettivo di eliminare tutte le distinzioni di status tra figlio legittimo e figlio naturale. Per far questo, si interviene su alcuni articoli del codice civile. Nell'articolo 74 viene specificato che «la parentela è il vincolo tra le persone che discendono da uno stesso stipite, sia nel caso in cui la filiazione è avvenuta all'interno del matrimonio, sia nel caso in cui è avvenuta al di fuori di esso, sia nel caso in cui il figlio è adottivo».

Questo vuol dire che per il figlio naturale scatta lo stesso vincolo di parentela con nonni e zii che ha il figlio legittimo, vincolo che si estende anche ai diritti di successione. Il vincolo di parentela, invece, non sorge nel caso di adozione di persone maggiorenni. Viene poi ritoccato l'articolo 250, riducendo da 16 a 14 anni l'età a partire dalla quale il riconoscimento del figlio naturale non produce effetti senza il suo assenso e al di sotto della quale il riconoscimento non può avere effetto senza il consenso dell'altro genitore che abbia già effettuato il riconoscimento.

Polemiche per la bocciatura da parte dell'Aula della richiesta dell'Udc di stralciare la norma sui figli nati da rapporti incestuosi o violenti dalla proposta di legge. La richiesta era stata avanzata dal presidente centrista Rocco Buttiglione e aveva incassato il parere contrario della relatrice del provvedimento Alessandra Mussolini. Il provvedimento, ormai legge, è un testo unificato che condensa sei proposte di legge sul tema presentate da centrodestra e centrosinistra.

«Come relatrice del provvedimento, esprimo la più viva soddisfazione per l'approvazione di questo atto di civiltà che equipara i figli naturali, nati fuori dal matrimonio, a quelli nati in costanza di rapporto matrimoniale», ha commentato Alessandra Mussolini.

martedì 27 novembre 2012

I diritti dei bambini


fonte: www.repubblica.it


I diritti dei bambini

I diritti dell’infanzia, ma anche la crudele realtà che ancora esiste nel mondo. Che fare e come agire per aiutare noi e i nostri figli a diventare adulti migliori. Il libro di Marco Scarpati, avvocato di diritto minorile e presidente dell'Associazione internazionale contro lo sfruttamento sessuale dei minori

di SILVANA MAZZOCCHI
Ogni bambino ha bisogno di una famiglia, d'istruzione e di gioco ma, soprattutto, di rispetto e d'amore. E del suo tempo per crescere. Nonostante però, negli ultimi decenni siano stati importanti i progressi fatti in materia di tutela dei minori,  il diritto internazionale è ancora una "scienza giovane"  e in molti paesi del mondo i diritti già acquisiti sulla carta non vengono di fatto rispettati, vengono ignorati gli accordi  sottoscritti e milioni di bambini vengono privati sia dei loro diritti specifici, sia di quelli che appartengono a ogni essere umano.


lunedì 26 novembre 2012

D.Repubblica, Adozioni, istruzioni per l'uso

Fonte: www.d.repubblica.it
Di Sara Ficocelli

C’è chi diventa genitore adottivo dopo due, tre anni di attesa, e mentre aspetta si lascia sopraffare dalla frustrazione. C’è chi, dopo aver superato decine di colloqui psicologici, continua a sentirsi un genitore inadeguato. C’è chi non riesce a far integrare il figlio adottato a scuola. Chi ha un figlio naturale che non accetta il nuovo membro della famiglia. E poi c’è chi, semplicemente, non sa rispondere alla domanda più difficile: “Perché mi avete adottato? Perché i miei veri genitori mi hanno abbandonato?”.



domenica 25 novembre 2012

http://www.parimaternita.it/

Si riporta il link del sito http://www.parimaternita.it/
https://www.facebook.com/comitato.parimaternita

E' un comitato di mamme adottive e lavoratrici a gestione separata INPS che sono state escluse dall'equiparazione tra maternità adottiva e biologica avvenuta nella legge finanziaria del 2008. L'ultima notizia pervenuta dall'Anfaa è che la sentenza della Corte Costituzionale ha dato la possibilità anche alle dipendenti della gestione separata dell'INPS che adottano di usufruire di 5 mesi di maternità. Queste mamme hanno lottato attraverso il Comitato Parimaternità, supportate da varie associazioni.

leggi la notizia su: https://www.facebook.com/comitato.parimaternita

http://www.vita.it/welfare/adozioni-internazinali/cinque-mesi-di-maternit-anche-alle-cocopro.html

Io, mamma adottiva - com'è bella una famiglia diversa


fonte: www.repubblica.it

Littizzetto: "Io, mamma adottiva - com'è bella una famiglia diversa"

Due figli in affido: l'attrice racconta la sua storia privata. "Non sono sposata e quindi potevo averli solo così. Non mi assomigliano, ma è meglio  - scherza - così sono bellissimi"di SILVIA FUMAROLA

Littizzetto: "Io, mamma adottiva com'è bella una famiglia diversa"
"QUELLO che non ho sono due figli che mi assomigliano; quello che ho è che ci ho guadagnato, perché sono bellissimi". Una dichiarazione d'amore, quella di Luciana Littizzetto, durante il programma con Fazio & Saviano, a Vanessa e Giordan, i due ragazzi che ha preso in affido. La sua famiglia insieme al compagno Davide Graziano e alla cagnolina Gigia. La ragazza terribile che discetta di Walter e Jolande con la massima disinvoltura, quando parla dei figli cambia voce. 

Madre affettuosissima e un po' ansiosa, ha quasi pudore dei sentimenti: "I figli non sono venuti, non era destino", racconta, "il desiderio di maternità non era così pressante, non mi sono sentita di affrontare le pratiche di inseminazione. Ero una donna abbastanza serena e contenta, però all'idea di diventare madre non avevo rinunciato, ho sempre avuto il tarlo dell'affido. Il mio approccio è stato molto sociale, frequentavo la comunità "La difesa del fanciullo" di Torino e l'ho capito subito: i ragazzi hanno bisogno di amore e di una casa".  


sabato 24 novembre 2012

"Settimana europea per la riduzione dei rifiuti"

Il Centro per le Famiglie segnala alcune interessanti iniziative, rivolte anche ai più piccoli, promosse dall'Assessorato all'Ambiente del Comune di Novara nell'ambito della "Settimana europea per la riduzione dei rifiuti".


Centro per le Famiglie
Largo Don Minzoni 8, Novara
Tel. 0321/3703383
Mail: centro.famiglie@comune.novara.it
orari di apertura al pubblico
Martedì 9.00-13.00, Giovedì 9.00-13.00  14.30-17.30
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SCAMBIALIBRO
MARTEDÌ 20 NOVEMBRE
VENERDÌ 23 NOVEMBRE
SABATO 24 NOVEMBRE DALLE 14.30 ALLE 18.30
BIBLIOTECA CIVICA NEGRONI - Palazzo Vochieri
C.so Cavallotti n. 6 


MERCATINO DEL BARATTO
DOMENICA 25 NOVEMBRE DALLE 10.00 ALLE 17.00
CORTILE DEL BROLETTO
Area dedicata all’infanzia da 0 A 5 ANNI 


RACCOLTA STRAORDINARIA DI INDUMENTI USATI
SABATO 17 NOVEMBRE 9.00-12.00 E 15.00-18.00
PARCHEGGIO DEL CENTRO COMM. SAN MARTINO Via Porzio Giovanola, 7
TAGLIA I RIFIUTI,
AUMENTA LA SOLIDARIETÀ

TAGLIA I RIFIUTI, AUMENTA LA SOLIDARIETÀ
SABATO 24 NOVEMBRE 9.00-12.00 E 15.00-18.00
PARCHEGGIO DEL SUPERMERCATO CARREFOUR Viale G. Cesare, 250
RACCOLTA STRAORDINARIA
DI INDUMENTI USATI

martedì 20 novembre 2012

Sabrina Ancarola: Bambini

Sabrina Ancarola: Bambini


Sono più di 150.000.000 i bambini impiegati in lavori spesso pericolosi per la loro salute mentale e fisica di cui circa 1.000.000 sfruttati sessualmente (dati UNICEF), alcuni di questi bambini vengono rapiti (come i 50.000 che ogni anno spariscono in India) e venduti al mercato nero proprio per questi scopi.
600.000.000 sono le bambine costrette a sposarsi per sopravvivere e che spesso subiscono vari tipi di violenza.

Si stima che ci siano 250.000.000 di bambini coinvolti nei vari conflitti nel mondo, sfruttati come combattenti, messaggeri, spie, facchini, cuochi, abusati sessualmente. Spesso sono bambini che vengono sottratti alle loro famiglie per venire reclutati con la forza a combattere, come nel caso dello Sri Lanka dove ci sono bambini nelle fila delle Tigri Tamil.

Oltre 1.000.000.000 sono i bambini che vivono nei 42 paesi colpiti, dal 2002 ad oggi, da violenti conflitti, l'UNICEF inoltre parla di 14.200.000 di rifugiati in tutto il mondo cui il 41% d'età inferiore ai 18 anni e sono 24.500.000 gli sfollati a causa dei conflitti di cui il 36% minorenni.
Purtroppo questi dati sono destinati a salire visti i recenti fatti nel medio oriente dove molti bambini a Gaza e in Siria stanno soffrendo, 3000 di questi bambini sono morti in Siria dall'inizio del conflitto, 12 bambini palestenesi morti nelle ultime ore.

Continua a leggere sul blog di Sabrina Ancarola: Bambini

mercoledì 31 ottobre 2012

L'Adozione per me



1 di 168.000.000

Dal momento che ho abbracciato mia figlia e il suo dolore e rabbia ho sbattuto contro il muro di vite piccole in bilico, del rifiuto, ho sentito l'urlo dell'essere messo lì, vita, ad attendere di rinascere o di morire. Nella mia scontatezza del vivere il desiderio genitoriale non avevo pensato a questo, fermandomi alla prima fermata, quella di diventare genitore.
Non è facile accettare che l'abbandono esiste, il vuoto, il non senso, manine levate inutilmente, piccoli occhi che cercano e che non trovano. O che trovano si, ma male e disperazione. Ed invece esiste tutto questo, ed è tutto reale. Mi sono trovata a desiderare un figlio e a raggiungerlo ma anche a vedere, toccare e finalmente a capire cos'è la vita di un bambino solo. Un salto, un percorso improvvisamente che prende una strada più ampia, una direzione presa con un bagaglio esiguo e semivuoto, forse banale, pur preparato da tempo, che provvedi rapidamente a colmare. 
E poi succede che un figlio già nato si riprende la rivincita, per quello che gli è stato tolto, per la paura e il vuoto subiti, per quello che ha atteso per un'ora o per anni, e chiede il risarcimento a te, che sei per lui il suo primo reale interlocutore. Questo per lui è avere una madre e un padre. E lo fa senza pensarlo, lo fa pur amandoti senza saperlo, lo fa perché finalmente tu gli hai dato questa opportunità. Diventare figlio.

Sono partita con mio marito per questo viaggio, ho preso mia figlia, ci siamo riuniti sotto uno tesso tetto, qui, in Italia. Dall'adozione non si torna indenni in quanto ti consente di toccare con mano il senso della vita diventando artefici della vita altrui, per la seconda volta. E questo ti fa amare tanto la vita. Adozione, impossibile non amarla.

una riflessione
@icri4

mercoledì 24 ottobre 2012

Il papà guidatore di risciò

Fonte: www.corriere.it/esteri

La notizia diffusa dalla bbc india

Il papà guidatore di risciò commuove il mondo

Costretto a lavorare portando la figlia al collo, dopo la morte della moglie, raccoglie la solidarietà di centinaia di famiglie

 
Il guidatore di risciò al lavoro con la figlia di un meseIl guidatore di risciò al lavoro con la figlia di un mese
Una foto che ha fatto il giro del mondo, commosso anche i cuori più duri e stravolto la vita di un padre indiano, povero e sensibile, e di sua figlia. Bablu Jatav, guidatore di risciò di Bharatpur, nord del Rajasthan, 38 anni, è rimasto da solo ad accudire la bimba, un mese fa, quando la moglie Shanti è morta di parto. È tornato subito al lavoro, mammo e baby sitter, senza supporti. Con 500 rupie da pagare ogni mese per la casa (poco più di sette euro) e 30 ogni giorno, per il risciò. Il cuore colmo di disperazione per la perdita della moglie e insieme di orgoglio, per quel piccolo dono della vita, dopo quindici anni di matrimonio. La sua storia sarebbe passata sotto silenzio, se quella vita di stenti non avesse provocato una forte disidratazione nella piccola, esposta per ore e ore al sole e alla polvere, avvolta in un telo appeso al collo del papà. La bimba è finita in ospedale, dove le è stata diagnosticata anche una polmonite e una forte anemia. «La mia bambina è debole perché non è mai stata allattata dalla mamma», ha detto Bablu.

RETE DI AIUTI -L'edizione locale della Bbc ha deciso di pubblicare la notizia. La rete ha fatto il resto, innescando un tam tam virtuoso; a partire dall'amministrazione distrettuale, che si è offerta di aiutare Bablu; dall'ospedale che ha deciso di trasferire la piccola Damini nella più grande Jaipur, per garantirle cure migliori. Una banca privata gli ha offerto un risciò e a una somma in denaro, circa 200 dollari. Alla Bbc, che ha ricevuto centinaia di telefonate di offerte di aiuto e soldi alla famiglia, è anche arrivata una telefonata di un tassista di San Francisco, che ha raccolto 300 dollari per il guidatore di risciò e sua figlia. Donatori in prevalenza pakistani. Un altro americano di origini indiane ha donato 100mila rupie (1.800 dollari) per aiutare la piccola famiglia. Tanta la solidarietà via social media: «Le ragazze potranno non diventare mai delle regine per il loro partner - si legge in uno dei tanti tweet circolati sull'hashtag #SaveTheGirlChild -. Lei però sarà sempre una principessa, per il suo papà».

(modifica il 24 ottobre 2012)

lunedì 22 ottobre 2012

Il Cassetto delle Idee

Inizio ad aprire il "Cassetto delle Idee" e inserisco una delle proposte che potrebbero aiutarci a mantenere fra noi, genitori adottivi, un legame non solo virtuale ma soprattutto reale in virtù soprattutto del fatto che potrebbe non esserci più per noi l'opportunità di incontrarci in sede di post adozione. Mantenere il nostro gruppo quindi nel tempo... come fare? Mantenere ben saldo il valore del dialogo: è una opportunità!

Propongo in prima battuta, in modo concreto, a tutti noi famiglie di cuore, a quelle aspiranti e a quelle in attesa la partecipazione ad una FESTA!

Un momento festoso che potrebbe vederci tutti insieme con i nostri figli, a Novara; la location è in fase di definizione, un luogo dove il divertimento e il gioco, la merenda e l'opportunità di stare insieme saranno gli elementi principali. Sarà indicativamente nella seconda metà di gennaio.

Che ne pensate?

Altre idee? Il cassetto è grande! :)
Cristina

La Repubblica, 18 ottobre 2012


LA NUOVA STRADA PER LE ADOZIONI


Sono trascorsi quattro anni da quando è stato sottoscritto l'accordo bilaterale tra la Federazione russa e l'Italia in materia di adozioni internazionali. Un documento di 12 pagine che, attraverso 19 articoli, cerca di snellire un iter che può durare diversi anni, e costare alle coppie italiane svariate migliaia di euro.
In un Paese che solo nel 2011 ha adottato 781 bambini russi (quasi 6mila nel periodo compreso tra il 2000 e il 2006, mentre in totale sono circa 140mila quelli che restano negli orfanotroi in attesa di una famiglia), la necessità di facilitare il percorso di adozione si è fatta sempre più pressante. Tanto da portare alla sottoscrizione di un documento, irmato a Mosca dopo tre anni di trattative il 6 novembre 2008 ed entrato in vigore l'anno successivo. Un testo che oggi fa scuola, studiato con interesse anche da altri Paesi, a cominciare dalla Spagna. Una cura dimagrante che assegna all'Italia e alla Russia un primato di efficienza su questo fronte.
Tracciato il sentiero per una migliore collaborazione, è però necessario intervenire laddove la burocrazia non si dimostra uno strumento a tutela del minore, ma una trave posta di traverso tra le ruote dei coniugi adottanti. 

La tenacia di due genitori romani.


venerdì 19 ottobre 2012

alle Famiglie di cuore, a tutti noi!

Carissime famiglie

in questi anni è stato piacevole, utile, confortante e per molti indispensabile partecipare agli incontri di
Sostegno Post Adozione, offertoci dal Comune di Novara, Area Servizi Sociali, Servizi Educativi.

Ci siamo incontrati e confrontati sulle tematiche che più ci stavano a cuore. I nostri bimbi si sono conosciuti e hanno giocato insieme… insomma, abbiamo avuto e saputo cogliere una grande e preziosa opportunità, quella del sentirci uniti e speciali nella nostra conduzione e gestione di famiglia adottiva.
Sappiamo oggi che è possibile proseguire questa opportunità in autonomia, ovvero, possiamo continuare la nostra frequentazione per il mantenimento e lo scambio di esperienza anche ritrovandoci spontaneamente e sfruttando la conoscenza e la relazione che già abbiamo saputo coltivare.

Ora ciò di cui disponiamo è la reale conoscenza reciproca, l’aver condiviso le gioie e le difficoltà… Grandi valori!
In pratica tutto questo può continuare con lo scambio di email, l’appartenenza ad una comunità virtuale come www.famigliedicuorenovara.blogspot.com e altro ancora… Chissà quante altre opportunità ci possiamo dare, quante possibilità di incontro reale e/o virtuale possiamo creare... Un nuovo figlio è in arrivo? Il bisogno di un incontro comune? Una riunione? Una coppia adottiva aspirante ci chiede un consiglio? Una festa? A noi la scelta.
E, non da ultimo, essere di confronto, conforto alle coppie in attesa.
Quante belle cose possiamo fare per i bambini, per i nostri e per quelli che ancora stanno aspettando...

Possiamo continuare partendo da qui.

venerdì 12 ottobre 2012

Quella guerra da evitare tra i clan delle famiglie

Quella guerra da evitarebr /tra i clan delle famiglie
Di Fulvio Scaparro
Fulvio Scaparro | Come psicoterapeuta e formatore, mi occupo prevalentemente di infanzia, adolescenza, anziani e di ADR (Alternative Dispute Resolution, soluzioni alternative alle dispute). Impegnato nella difesa dei diritti dei bambini, sono stato tra i promotori e formatori delle prime iniziative italiane per la prevenzione dell'abuso all'infanzia. Ho fondato a Milano, nel 1987, l'Associazione GeA-Genitori Ancòra a sostegno dei figli e dei genitori nelle vicende separative, per diffondere una corretta informazione sui temi della separazione e del divorzio e formare personale specializzato nella mediazione familiare nei casi di gravi conflitti tra genitori. Collaboratore e opinionista delCorriere della Sera, curo anche il forum online Genitori e Figli
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Quella guerra da evitare tra i clan delle famiglie


Ad evitare ogni equivoco, coinvolgere bambine e bambini in scene come quella filmata l’altro ieri davanti a una scuola elementare, anche se motivate dall’esecuzione di un ordine dell’autorità giudiziaria, è inaccettabile. Tanto più in quanto gli adulti si sono affrontati in nome del non meglio precisato «superiore interesse del bambino».

Al di là delle disquisizioni legali, l’interesse dei figli, quale che sia la loro età, è la pace, cioè affetti e legami stabili e sicuri, legami con un ambiente che è fatto di oggetti, esseri umani e animali, sensazioni e immagini familiari.
Guerra è invece perdita, o rischio di perdita, di tutto questo.
In un’altra occasione ho ammesso di non conoscere angoscia più grande per un bambino di quella che ha origine dalle accanite battaglie quotidiane tra genitori e non mi riferivo di certo ai conflitti di normale amministrazione in ogni famiglia che è, da sempre, un’unione di diversi per età, sesso e tanto altro ancora.
L’opinione pubblica deve sapere quanto siano numerosi i casi di figlie e figli esposti ogni giorno agli effetti devastanti di guerre tra genitori, spesso con l’intervento dei relativi clan familiari. Guerre combattute senza esclusione di colpi, in cui i rancori, le delusioni, la rabbia, il dolore per un progetto di convivenza fallito accecano i genitori fino a colpirsi reciprocamente attraverso la contesa del possesso dei figli, neanche questi fossero una proprietà dell’uno o dell’altra.
Non si tratta di mandare giù ingiustizie o di perdonare l’imperdonabile né di concordare un’ipocrita messinscena di famigliola felice per illudere i bambini, ma di qualcosa di più accettabile, giusto, efficace e soprattutto realizzabile. Mi riferisco a quello che il cardinale Martini chiamava il «patto di stabilità» che prevede, tra l’altro, l’impegno comune di padre e madre, anche se separati, a tenere distinto ciò che ci divide come adulti da ciò che ci accomuna come genitori.
È ora di rivedere radicalmente tutta la materia del percorso separativo per pacificarlo ed evitare che i figli e gli stessi genitori siano lasciati a se stessi o in mano a chi per incompetenza o malafede getta benzina sul fuoco e non si sforza invece di indicare vie alternative alla guerra. Legislatori, magistrati, avvocati, servizi pubblici, forze dell’ordine devono trovare il modo di comunicare e collaborare tra loro e fissare linee guida per il raggiungimento di una separazione equa tra genitori. Ripeto ancora una volta che i genitori, conviventi o separati, hanno un compito che da solo basta a dare senso a una vita: dimostrare con l’esempio che anche se non si va d’accordo, anche se la convivenza tra gli adulti non è più possibile, è possibile mantenere un impegno comune per aiutare i figli a entrare nel mondo contando sul sostegno, sulla guida e sull’affetto di padre e madre. Quello che è avvenuto davanti alla scuola elementare del padovano serva almeno a ricordarci cosa deve cambiare con urgenza nel modo in cui i conflitti familiari gravi sono oggi trattati in Italia. Lo dobbiamo a migliaia di bambini che ogni giorno soffrono perché le persone che più dovrebbero essere al loro fianco non riescono a farlo o non trovano chi li aiuti a ritrovare insieme alla ragione anche l’amore per i figli.


giovedì 11 ottobre 2012

L'Onu contro la violenza sulle bambine: Prima giornata mondiale indetta dall'Onu


fonte: ANSA.it

L'Onu contro la violenza sulle bambine

Prima giornata mondiale indetta dall'Onu

11 ottobre, 14:26
Due bimbe a Katmandu
Due bimbe a Katmandu
L'Onu contro la violenza sulle bambine
Sei notizie in media ogni giorno su abusi e maltrattamenti subite da bambine e ragazze in Italia. E' il dato piu' significativo di un Dossier sulla condizione delle minorenni italiane messo a punto dall'agenzia ANSA, insieme a Terre des Hommes, in occasione della Giornata Mondiale delle bambine e delle ragazze indetta dall'Onu.
Il dossier, realizzato su materiale tratto dall'archivio dell'Agenzia, prende in esame la cronaca di 18 mesi (gennaio 2011-giugno 2012). In questo periodo sono state trasmesse oltre 130 mila notizie di cronaca; i casi di abusi e maltrattamenti che hanno interessato bambine e ragazze sono state 3.196, appunto circa 6 al giorno. Inoltre, si sono registrati 804 casi di pedofilia e adescamento online, sempre in 'rosa', seguiti da fatti di violenze familiari, abbandoni, trascuratezze, bullismo.
I primi cinque casi piu' 'popolari' al centro della cronaca nera per mesi sono stati quelli di Sarah Scazzi (914 notizie), Yara Gambirasio (413), Elisa Claps (304), delle gemelle Schepp (280), assieme alle notizie (46) che ancora oggi arrivano sulla scomparsa di Denise Pipitone.
Un sms solidale al numero 45501, fino al 21 ottobre, per sostenere con due euro i diritti delle bambine nel mondo. E' la campagna 'Indifesa' di Terre des Hommes, triennale, che mira a rafforzare l'impegno nei progetti a favore delle bambine.
Quest'anno – afferma l'Ong - grazie alla raccolta fondi, saranno aiutate le 'bambine domestiche' del Perù, le 'spose bambine' del Bangladesh, le 'mamme bambine' della Costa d’Avorio e le 'bambine salvate dall'infanticidì in India. In Italia, grazie a un accordo di partnership con i centri Soccorso Rosa dell'Ospedale San Carlo di Milano e SBAM della Clinica Mangiagalli di Milano, TdH contribuirA' anche alla realizzazione di progetti di prevenzione degli abusi sulle bambine. "Il problema infatti è anche italiano – afferma Raffaele Salinari, Presidente di Tdh - l'assenza di un vero e proprio monitoraggio degli abusi sui bambini, e in particolare sulle bambine, in Italia, è una delle questioni che Terre des Hommes ha posto alle istituzioni italiane".

ONU, oggi la giornata delle bambine


Fonte: www.lastampa.it 
ESTERI
11/10/2012 - 11/10/2012

Onu, oggi la giornata delle bambine
“Basta con le unioni precoci”


Spose bambine in India, foto ufficiale della giornata Onu
400 milioni di donne nel mondo
costrette a sposarsi minorenni
FRANCESCA PACI
ROMA
Malala Yousafzai, la coraggiosa quattordicenne che ha sfidato i talebani ricevendone in cambio una pallottola alla testa, ce l’ha fatta. La notizia del riuscito intervento chirurgico che ha salvato la vita alla ragazzina pakistana “rea” di tenere un diario-denuncia sulla vita nella provincia di Swat controllata dagli studenti coranici, giunge nella prima giornata internazionale delle Bambine lanciata dall’Unicef “per porre fine ai matrimoni precoci e forzati”. Malala parlava anche di questo nelle sue cronache quotidiane, un abuso barbaro ma diffusissimo non solo nel suo Paese. Secondo le Nazioni Unitecirca 400 milioni di donne di età compresa tra i 20 e i 49 anni - oltre il 40% del totale - sono state costrette a sposarsi quando erano minorenni. 
Le unioni precoci, accusa l’Unicef, significano molto spesso gravidanze precoci e indesiderate che possono portare conseguenze mortali. Almeno 50 mila mamme tra i 15 e i 19 anni muoiono ogni anno a causa della gravidanza o del parto, perchè in quella fascia d’età hanno una probabilità cinque volte maggiore della media di non sopravvivere alla maternità.  

Le storie si moltiplicano in tutto il mondo indipendentemente dalla religione, dalla cultura, dalla latitudine. Ma quasi la metà di quante maritate prima del 18° anno d’età è concentrata in 5 Paesi:Bangladesh (2/3 delle neo-spose), Nepal (la metà), Afghanistan (39%), India (29% ma qui ci sono anche 3 milioni di bambine mai nate, scomparse dalla mappa demografica planetaria perché vittime di aborti selettivi), Pakistan (24%). Oggi a New York l’arcivescovo Desmond Tutu porrà la questione ai rappresentanti dell’Unicef, dell’Unfpa e dell’UN Women. Il Malawi si prepara a discuterne in sede parlamentare mentre l’Uganda ha aperto un tavolo di confronto con i giovani attraverso gli sms. 

Il Pakistan tribale della piccola Malala, che i talebani hanno accusato di diffondere “idee laiche” tra i giovani e venerare Obama, è uno dei santuari dell’infanzia violata insieme al vicino Aghanistan, dove quasi una sposa su due è una bambina mentre il marito ha spesso e volentieri fino a dieci volte tanto la sua età. Poco meno di una anno fa la quindicenne Sahar Gul era arrivata all’ospedale di Kabul in fin di vita dopo essere stata segregata per mesi dal marito e dai famigliari perché riluttante a prostituirsi . Lo scorso maggio Sahar, che ha trovato la forza di denunciare la violenza mostrando ai giudici le cicatrici e le ferite, ha avuto giustizia: tre suoi parenti, in un Paese in cui le vittime come lei sono considerate colpevoli, sono stati condannati a 10 anni di prigione per tortura (il marito risulta ancora in fuga). 

La prima giornata internazionale delle Bambine vuole essere un megafono per chi non ha voce ma anche per chi, in assenza di strumenti, sta cercando di urlare più forte che può. Malala e Sahar, a modo loro, ce l’hanno fatta. Pochi giorni fa le mamme di Timbuctu hanno portato in piazza anche le figlie per protestare contro gli abusi dei miliziani di al Qaeda da aprile al potere in Mali. Dai campi profughi siriani come quello di Zaatari, al confine con la Giordania, poche coraggiose hanno iniziato a denunciare la pratica del sutra (in arabo “matrimonio di copertura), attraverso la quale i genitori fanno sposare con paganti uomini anziani le figlie, spesso al di sotto dei 14 anni, con il pretesto di salvare loro l’onore. Accadeva già nei campi profughi iracheni alla periferia di Damasco almeno fino a 4 anni fa, quando facoltosi sceicchi del Golfo andavano a scegliersi le più bisognose tra le vergini. In Yemen, patria della premio Nobel per la PaceTawakkul al-Karman, un recentissimo rapporto di Human Rights Watch riporta i dati del 52% delle bambine sposate prima dei 18 anni e del 14% prima dei 15 anni. 

La globalizzazione accende i riflettori sugli angoli più remoti del mondo ma non ne attenua la violenza. I cambiamenti culturali seguono con estrema lentezza quelli politici, quando per reazione non se distanziano addirittura. Per questo è particolarmente importante seguire cosa accade in Egitto, paese leader della primavera araba e avanguardia della transizione allo sviluppo (o, potenzialmente, pietra tombale di ogni ambizione democratica), dove nei prossimi mesi si discuterà la nuova Costituzione e gli articoli più controversi come l’articolo 29, con il quale gli estremisti islamici del partito salafita Nur vorrebbero abbassare l’età del matrimonio per le donne da 18 a 9 anni.  

giovedì 4 ottobre 2012

Banca dati dei minori adottabili e delle coppie

Fonte: www.aibi.it

Data: 02-10-12
Autore: Marco Maccari

TAR Lazio: vittoria di Ai.Bi. Entro 90 giorni la banca dati dei minori adottabili e delle coppie disponibili all’adozione deve essere realizzata.

Da oggi il destino di centinaia di bambini abbandonati, ospiti delle strutture residenziali di tutta Italia, cambia per sempre: per loro si apre la speranza di un’adozione.

Una conquista e un lieto fine dopo anni di inadempienze. Il Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio ha infatti accolto il ricorso intentato da Ai.Bi. Associazione Amici dei Bambini contro il Ministero della Giustizia per la realizzazione della Banca Dati dei minori adottabili. La Banca Dati prevede la messa in rete da parte dei 29 Tribunali italiani dei Minori di un database relativo «ai minori dichiarati adottabili nonché ai coniugi aspiranti all’adozione nazionale e internazionale», con indicazione di ogni informazione utile a garantire l’adozione nel più breve tempo possibile (v. legge 149/2001, art. 40, comma 1); i dati «riguardano anche le persone singole disponibili all’adozione».(149/2001, art. 40, comma 2). La Banca Dati deve essere aggiornata con cadenza trimestrale.



sabato 29 settembre 2012

Il bambino che sogna


Ho trovato in rete questo blog, "Il Bambino Che Sogna". 
Mi è piaciuto e lo metto qui, in evidenza.

www.ilbambinochesogna.blogspot.it

Buona lettura.

Adozione, impossibile non amarla.

mercoledì 26 settembre 2012

Homeland Mumbai - COOPI

Homeland Mumbai - COOPI

Venerdi 28 settembre 2012, dalle 1830, il Coopi Good Shop inaugura a Milano "Homeland Mumbai", la mostra fotografica di Stefano Stranges che documenta il calore umano e la costruzione quotidiana del presente degli abitanti delle baraccopoli di Mumbai, India.

Vita.it

http://www.vita.it/welfare/adozioni-affido/index.html

Alcuni approfondimenti e articoli inerenti all'Adozione sul magazine Vita, settimanale dedicato al racconto sociale, al volontariato, alla sostenibilità economica e ambientale e, in generale, al mondo non profit.

http://www.vita.it/welfare/adozioni-affido/index.html

martedì 25 settembre 2012

Adozioni gay, record di bocciature Vescovi e omosex contro Pisapia

http://www.ilgiornale.it/news/milano/adozioni-gay-record-bocciature-vescovi-e-omosex-contro-840540.html

Salto mortale con doppio avvitamento per il sindaco, che dopo aver fatto outing sull'adozione per le coppie omosessuali, saltando a piè pari i valori della famiglia tradizionale, pretende di spiegare la sua posizione con il Cattolicesimo. «Credo che questo sia anche un insegnamento del Cattolicesimo - ha detto Pisapia - guardare agli altri e ai bisogni e diritti degli altri, soprattutto dei soggetti più deboli».
E a chi lo guarda esterrefatto risponde: «Ho letto le parole del cardinale Scola e chiaramente ho valutazioni e una visione diversa. Noi dobbiamo tenere conto di tutti i cittadini, non solo dei cittadini cattolici. Non faccio rilanci al cardinale - ha proseguito, specificando di aver semplicemente risposto a una domanda alla festa dell'Idv a Vasto -: Questa è una mia opinione ma non riguarda la giunta, non è nel programma del sindaco, nè del Consiglio comunale, perché evidentemente è un tema che ha risvolti nazionali».
Che non si tratta di una semplice risposta ma di un pensiero presente nella agenda politica dell'avvocato lo dimostra il riferimento alla «Convenzione dell'Unione Europea sull'adozione dei minori del 24 aprile 1967, sottoscritta dall'Italia, successivamente modificata da parte degli organi europei con alcune precisazioni rilevanti e cioè che ogni Stato può estendere l'applicazione della Convenzione anche a coppie formate da due persone dello stesso sesso o a una persona singola».
L'uscita di Vasto si rivela in meno di 24 ore un boomerang per il sindaco, attaccato da destra e sinistra, dai cattolici, dal Pdl, dal ministro per l'Integrazione Andrea Riccardi, dall'Associazione radicale Certi Diritti, da Arcigay, dall'Osservatorio dei Minori, dall'associazione degli avvocati matrimonialisti.
Così anche il segretario del Pd Pierluigi Bersani prende le distanze: «Come ha detto Pisapia sono affermazioni a titolo personale su un tema delicatissimo che non può essere sbrogliato in due battute».
Durissimo l'affondo della Cei, con il suo presidente Angelo Bagnasco che bolla le unioni civili come «un'imposizione simbolica, inutile e ideologica che va automaticamente ad indebolire la famiglia».Così se il sindaco liquida la «questione cattolica» con un laconico «gli assessori cattolici hanno già risposto al cardinale» la polemica monta con il passare delle ore: per il ministro per l'Integrazione Riccardi «Pisapia non è un gran punto di riferimento per la famiglia», per il senatore PdL Giovanardi «le affermazioni del sindaco sono uno schiaffo ai diritti dei bambini e delle coppie regolarmente sposate che non riescono ad adottare bambini per mancanza di bambini adottabili». I consiglieri della Lega nel pomeriggio hanno protestato entrando in aula con tre bambole, al grido di «I bambini non sono bambolotti». I lumbard hanno invitato «il sindaco a un pubblico dibattito sulle adozioni entro la settimana. «Così - ha tuonato il capogruppo Matteo Salvini - potrà portare le sue ragioni e noi fare valere quelle del nostro no». L'avvocato rosso finito nel mirino della sinistra più radicale e delle associazioni omo si deve essere accorto di aver fatto un passo falso, tanto da ingranare la marcia indietro. «Il registro delle Unioni civili, che a Milano sta andando meglio rispetto alle altre città italiane che lo hanno adottato, non ha nulla a che vedere con matrimoni o adozioni. Bisogna sapere distinguere tra quello che può fare un sindaco rispetto al Parlamento. Io ho detto che il primo interesse da tutelare, quando si parla di minori, deve essere quello dei bambini; personalmente ritengo che un bambino adottato e amato da una coppia crescerà senz'altro meglio di uno senza genitori».
Ma l'Associazione radicale Certi Diritti non ci sta: «Dispiace che anche Pisapia alimenti questa interpretazione della nostra Carta costituzionale che per numerosi e autorevoli costituzionalisti è del tutto infondata: secondo l'opinione pur restrittiva della Corte, il legislatore non è vincolato da un divieto della Carta costituzionale, che non prevede e non impone che il matrimonio sia riservato alle coppie eterosessuali».
«Stupiscono certe affermazioni attribuite al sindaco - scrive Marco Mori presidente Arcigay - in merito alla necessità di cambiare la Costituzione per poter permettere l'accesso al matrimonio civile per le coppie omosessuali».

lunedì 24 settembre 2012

Pisapia: «Sì alle adozioni da parte delle coppie omosessuali»

il sindaco di Milano all'incontro dell'Idv a Vasto

Pisapia: «Sì alle adozioni da parte delle coppie omosessuali»

A Milano è stato fatto un primo passo nella direzione delle nozze gay con l'istituzione del registro per le coppie di fatto

Giuliano Pisapia (Tam Tam)Giuliano Pisapia (Tam Tam)
MILANO - «Sono d'accordo con la possibilità di far adottare dei figli anche alle coppie omosessuali». Lo ha detto il sindaco di Milano Giuliano Pisapia durante l'incontro dell'Idv a Vasto. «Meglio avere dei genitori, anche se omosessuali, piuttosto che non averne affatto». Pochi giorni fa l'attore Rupert Everett, dichiaratamente gay, aveva dato un parere esattamente opposto, scatenando la polemica: «Non riesco a pensare niente di peggio che essere cresciuto da due papà», aveva detto. A Milano, invece, la giunta di centrosinistra guidata da Pisapia - della quale per altro fanno parte anche diversi cattolici, come il vicesindaco Maria grazia Guida - ha dato il via libera al registro delle unioni civili, suscitando un ampio dibattito nel Paese. Sabato l'arcivescovo Scola aveva richiamato i politici cattolici a non transigere su temi come la famiglia e l'importanza del matrimonio tra uomo e donna.
«BASTA STILE PRODI» - Il sindaco di Milano, davanti alla platea di primi cittadini, ha poi affrontato altri temi di politica nazionale. «Altri governi Prodi non ne vogliamo più, non perché Prodi non fosse valido ma perché un giorno votava in modo e il giorno dopo era in piazza», ha detto. «La coalizione che dobbiamo costruire deve essere la più vasta possibile, con steccati ben precisi al centro e alla destra, con un segnale di antagonismo e di svolta rispetto al governo Berlusconi e Monti, in grado però di governare, perché non ne posso più di partiti di governo e di lotta».

SCELTE ANTIPOPOLARI - Serve una coalizione, ha detto ancora Pisapia, in grado «di fare scelte difficili e antipopolari, sapendo che lo si fa per un bene pubblico. Da Vasto deve partire un messaggio in questa direzione ad alcune forze politiche. La possibilità di alleanza deriva anche dalla volontà e dalla funzione di responsabilità di governo», ha concluso.


Redazione Milano online23 settembre 2012 (modifica il 24 settembre 2012)

martedì 18 settembre 2012

Corso di Yoga per bambini

Al Centro Gong di Novara, iniziano i corsi di Yoga per bambini! Giovedì 20 ci sarà la possibilità di effettuare una prova gratuita.

Per informazioni
Associazione Culturale Gong Vicolo della Caccia 2/b,
28100 Novara - Tel. 333.2549114

Insegnante: Chiara Iacomuzio

giovedì 13 settembre 2012

Quella volta che mia figlia decise di rinascere


Ero sul divano, accomodata in un ampio vestito e seduta su una giornata piena di eventi di apparente banale quotidianità e di gesti semplici, ma mai vissuti prima. 
Era stata una giornata di maternità, una delle tante fatte di parchetto, panchina, merenda, palla, biciclettina, altalena, avrò messo tutto nella borsa mah, pensieri da allineare e organizzare nuovi nuovi, per me appartenenti ad una fetta di mondo altrui, sempre osservata, a volte sbadatamente, a volte con curiosità, spesso con estraneità. Ero ora lì dentro anch'io, appartenevo a quella categorie di persone, di donne, di mamme, di nonne e nonni che abitavano i parchetti della città, anche io facevo parte di quel gruppo, anche io ero lì, spingevo mia figlia sull'altalena, sul columpio, si, mia figlia così lo chiamava, nella sua terra di nascita. 
E sul columpio ora ero seduta anch'io, e questo essere alzata da terra e questo dondolare mi accomunava a lei, un mondo nuovo sotto ai nostri piedi, un leggero senso di estraneità a volte di celata paura, un andare in alto, un tornare giù, e ancora, felice e a volte triste, ce la faccio, ma come è difficile, era quello che volevo, che ci faccio qui, e ancora su, e ancora giù... 
Un columpio in movimento continuo. Un'altalena, una nuova vita che sale, di colpo e che ti porta giù, a sentire le tue difficoltà di nuova mamma e di adulta che si riscopre velocemente nei dubbi di colei che cresce un figlio già nato, un figlio che dalla sua altalena ti vuole e ti respinge, anche lui sale in alto e scende giù, che ti ama e che ti odia, una donna in un parchetto, una mamma.

I saliscendi, le altalene, il brivido dell'alto e del basso, il movimento continuo serve, è funzionale, accettarlo come strumento di formazione fa bene, nello strenuante ricercare una posizione equilibrata, una posizione nuova in cui puoi stare bene e puoi far sta bene. È un passaggio, è una posizione transitoria che va accettata e accolta, stringendo bene le mani alle uniche cose certe conosciute: le corde dell'altalena. Stringere bene il nostro essere adulti, accoglienti, comprensivi, adulti che ci accettiamo per quello che siamo, con i nostri limiti e le nostre paure, antiche e nuove. Conoscerle e conoscersi il più possibile, questo è fondamentale. Stringere bene tutto questo perché sull'altra altalena, che ondeggia a fianco, c'è l'altra persona, tuo figlio, in pieno movimento e alla ricerca del suo equilibrio per essere figlio, nuovo, in fase di ricerca di se, dei suoi pezzi, della sua rinascita.
Ed è stato in una di quelle sere, al rientro dal parchetto e dai nostri columpi, che successe, che il tempo si fermò, l'ondeggiare anche, l'andare in alto e in basso pure, per concederci un momento tutto nuovo, comune. Un andare e un fermarsi all'unisono.
Qui, sul divano, in una sera in cui tutto pareva uguale alle altre, mia figlia decise di nascere. Di rinascere da me.
Quella sera il mio abito era largo, di un tessuto comodo e morbido, tinte pastello. Lei si avvicinò a me, io la abbracciai e le sorrisi, e in un momento trovò il modo, il suo, per fermare una storia e ripartire da un'altra, ecco, si infilò sotto il mio vestito, la pancia improvvisamente mi si gonfiò, ero incinta di lei, sentivo il suo peso, le sue manine, la sua pelle sulla mia.  Lei stava per nascere. Lo voleva, lo pretendeva. Il papà la prese dolcemente per i piedini che già facevano capolino in basso, io mi accarezzavo il grembo, le sentivo la testa, sentivo già i suoi primi vagiti, ecco, gli ultimi movimenti di assestamento e nostre figlia nacque. 
E divenni per la prima volta mamma, lei per la seconda volta nacque, ora mia figlia. 

Adozione, impossibile non amarla. 

Una mamma felice.
@icri4.

Adozioni, al centro i diritti dei bambini - La Stampa.it

13/9/2012







Gentile Direttore, vorrei esprimere la mia opinione in merito all’adozione da parte delle coppie omosessuali, cui La Stampa ha dedicato vari articoli. Mi chiamo Federico Milazzo, sono un figlio adottivo, ormai adulto, sposato con tre figli e un lavoro soddisfacente. Sono stato adottato all’età di sei anni da una coppia che aveva già due figli biologici, «fatti in casa», con cui ho subito legato. Non sono mancati per i miei genitori momenti difficili: ero un bambino che si è portato dietro per anni le conseguenze dell’abbandono, che ho tanto patito prima di arrivare in quella che è diventata la mia vera famiglia: loro hanno saputo come prendermi, alternando fermezza e coccole sono riusciti a farmi diventare quello che sono. Perché ho voluto raccontarvi questo? Perché credo che il tema dell’adozione possa essere affrontato da due punti di vista opposti: partendo da quello degli adulti o da quello dei bambini senza famiglia, come ero io.


giovedì 6 settembre 2012

Raccolta di materiale scolastico nuovo e usato

 Il Centro per le Famiglie del Comune di Novara ricorda un'iniziativa in programma venerdì 7 settembre e sabato 8 settembre in 2 supermercati della nostra città.

Si tratta della seconda parte dell'iniziativa di raccolta di materiale scolastico usato in buone condizioni e nuovo per sostenere le famiglie bisognose della nostra città che si rivolgono ai vari centri d'ascolto.

E' un'iniziativa promossa dal Centro per le Famiglie in collaborazione con la Caritas Diocesana di Novara e il Progetto Serafino della Parrocchia del Sacro Cuore 
(Progetto Serafino – Guardaroba Bimbi – Piazza S.Cuore, 7- Novara Uff. Parrocchiale 0321 453854)

La prima parte si è svolta quest'estate con la raccolta, presso vari Grest parrocchiali e non, di materiale scolastico usato.

Per quanto riguarda il materiale scolastico nuovo abbiamo in programma una raccolta venerdì 7 e sabato 8 settembre p.v. presso 2 centri commerciali: 

i volontari del Progetto Serafino saranno al
- Carrefour di viale Giulio Cesare
venerdì 7 dalle 17.00 alle 21.00 e
sabato 8 dalle 9.00 alle 21.00 (orario di chiusura),

mentre i volontari della Caritas saranno
sabato 8 dalle 9.00 alle 20.00.

Il volantino e la locandina della raccolta saranno distribuiti all'ingresso dei supermercati: chi vorrà aiutare può acquistare qualcosa di quanto indicato sul volantino e lasciarlo all'uscita ai volontari nell'apposito spazio di raccolta.

In quell'occasione chi desidera potrà portare anche del materiale scolastico usato ma in buone condizioni (zaini, astucci, grembiuli, copertine per quadernoni, ecc...).

Ringraziamo fin d'ora per la collaborazione di tutti e chiediamo di divulgare e far conoscere questa iniziativa a quanti, interessati e disponibili, potranno aiutare.

Grazie a tutti voi e a presto!

Centro per le FamiglieLargo Don Minzoni 8
Tel. 0321/3703383
orari di apertura al pubblico
Martedì 9.00-13.00
Giovedì 9.00-13.00  14.30-17.30
mail: centro.famiglie@comune.novara.it
http://www.comune.novara.it/servizi/sociali/centroFamiglia/centroFamiglia.php
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