domenica 27 gennaio 2013

Cifa Onlus Torino: una lettura tra le esperienze adottive

Fonte: cifaonlus

Come un viaggio nelle emozioni

Scritto da Eventi on . Postato in esperienze adottive, Informati
 
L’adozione è come un viaggio nelle emozioni, al nostro interno, alla scoperta di sensazioni intime e sentimenti forse mai rivelati. E’ anche un viaggio fisico, alla scoperta delle proprie forze, di altri sapori, profumi, di altra gente, in poche parole di un altro mondo, in tutti i sensi. Per noi, coppia da tanti anni insieme, il percorso fino all’adozione di nostra figlia prima, e di nostro figlio dopo qualche anno, è stato un bel viaggio, fatto di tappe e fermate, lento ma sempre con quell’obiettivo, quella meta sempre più vicina, sempre più reale.
L’attesa della nostra prima adozione è stata faticosa, il tempo sembrava non passare mai e poi, in tre mesi, ecco l’abbinamento e poi la partenza per il Vietnam e tutto ciò che per anni avevamo tanto atteso e sperato è arrivato cogliendoci quasi impreparati e un po’ incoscienti. L’incontro con la nostra bimba è avvenuto in istituto. Al nostro arrivo, tutte le persone presenti ci guardavano sorridendo partecipi e noi abbiamo subito percepito una tenerezza e una sensibilità che ci ha tranquillizzato, anche perché ci sentivamo un po’ impacciati e inesperti e quasi timorosi di rompere un incanto mentre la nostra bimba ci guardava con due occhi bellissimi e vispi.




Nei giorni successivi abbiamo dovuto sperimentare e dare fondo a tutte le nostre migliori doti di intuito, pazienza e forza fisica per indovinare i bisogni di una piccola bimba di dieci mesi. Abbiamo camminato chilometri sotto i viali ombrosi di Hanoi con lei tranquilla e curiosa nel marsupio cogliendo profumi, colori e sapori di un paese magnifico, tra persone accoglienti e generose.
La nostra bimba è ben inserita in famiglia, adorata da tutti i parenti, frequenta l’asilo è vivace e allegra, è stata un’esperienza bellissima sotto tutti i punti di vista, indimenticabile e, forse proprio per questo, a distanza di poco, abbiamo pensato di allargare la nostra famiglia dando la nostra disponibilità ad accogliere un fratellino o una sorellina.
Questa volta il paese è la Cina e questa seconda attesa, dobbiamo ammettere, meno frenetica, anche se il pensiero ogni giorno corre dall’altra parte del mondo ma, le giornate sono tanto impegnate e il tempo scorre veloce, almeno fino al giorno della segnalazione. Raccontare a parole cosa significa dover decidere in due ore per un sì o per un no ad un bimbo è molto difficile. Nel nostro caso la decisione era già presa nel nostro cuore molto tempo prima e poi, quel giorno, era il suo primo compleanno, non poteva esserci segno migliore di così.
Questa volta a partire saremo stati in tre e organizzare il viaggio di tre settimane un po’ più complesso.
Il nostro primo incontro è stato un po’ diverso dalla nostra prima esperienza: intanto è stato nell’ufficio del funzionario incaricato della firma dei documenti e il nostro bimbo è arrivato accompagnato da due signore dell’istituto e lasciato letteralmente nelle nostre mani. Nonostante la presenza di nostra figlia che tentava un timido approccio con qualche gioco, il nostro bimbo era in piedi rigido che ci guardava con il terrore dipinto negli occhi. I giorni successivi poi, sono stati difficili, abbiamo dovuto conoscerci poco a poco, i progressi sono stati lenti ma continui, il nostro bimbo si è affidato a noi sempre di più e noi abbiamo fatto spazio nel nostro cuore cercando di ragionare di più con le emozioni.
Il lungo viaggio in Cina è stato sicuramente più impegnativo del primo ma non meno emozionante, ci ha messo a dura prova, ma vedere ogni giorno i cambiamenti del nostro bambino è una soddisfazione che ci ripaga dalle difficoltà che abbiamo affrontato.
La nostra vita è cambiata ancora, in quattro gli equilibri cambiano di nuovo, la casa è un caos di colori e giochi, la nostra vita di adesso è quella di tutti: soddisfazioni giornaliere, crisi temporanee, sfoghi, stanchezza, ma anche risate, coccole, il piacere di stare insieme, di giocare, di crescere ogni giorno.
A tutti i futuri genitori adottivi ci sentiamo di consigliare di pensare bene ad ogni scelta che si fa o si sta per fare, perché dietro c’è un bambino in carne e ossa con una storia, un passato bello o brutto e non solo un nome o, peggio, una patologia.
Al CIFA vorremmo dire che ci siamo sentiti seguiti e sostenuti e che il lavoro fatto in questi ultimi anni, soprattutto nel post adozione, secondo noi è prezioso e ci aiuta sapere di avere un appoggio e che c’è sempre qualcuno che ci capisce, perché il vero lavoro inizia quando si rientra a casa. Grazie!


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