Fonte: Società Italiana di Pediatria
Una riflessione di Giovanni Corsello, Presidente di SIP
È un grave errore affrontare temi come la crescita e lo sviluppo di
un bambino all’interno della sua famiglia sulla base di pregiudiziali
ideologiche, prese di posizioni politiche o notizie aneddotiche.
È
quello che è accaduto nei giorni scorsi intorno a una sentenza della
Corte di Cassazione sul tema della genitorialità di persone omosessuali.
La Società Italiana di Pediatria, che ha come obiettivo quello di
tutelare e promuovere i diritti dei bambini ad una crescita e uno
sviluppo all’insegna della salute fisica, psichica e relazionale,
ritiene che non si possa affrontare questo tema al di fuori di un
contesto scientifico serio e approfondito.
Che due soggetti omosessuali possano garantire ad un bambino
affettività e standard educativi in linea con uno sviluppo normale non è
in discussione e su questa base poggia la sentenza della Corte di
Cassazione. Ciò che risulta rischioso e inutile è un dibattito teso a
promuovere situazioni simili come assolutamente fisiologiche.
Non si può
infatti negare, sulla base di evidenze scientifiche e ragionamenti
clinici, che una famiglia costituita da due genitori dello stesso genere
può costituire un fattore di rischio di disagio durante l’infanzia e
l’adolescenza, quando il confronto con i coetanei e le relative ricadute
psicologiche, diventano elemento decisivo sul piano relazionale.
Non
si possono considerare legittimi i diritti di una coppia di genitori
senza contemporaneamente valutare contestualmente e nella loro interezza
e globalità i diritti dei figli.
È inoltre necessario che su questioni di tale complessità, che
implicano valutazioni fortemente individualizzate, si evitino scelte
determinate da norme di legge vincolanti, ma si proceda con equilibrio e
competenza sulla base delle peculiarità di ogni situazione.
Ogni
qualvolta che nel nostro Paese, per pressioni o motivazioni politiche
e/o ideologiche, si è voluto sostituire il parere degli esperti e dei
tecnici con scelte imposte dalla legge, il risultato è stato la
confusione normativa e a volte un aumento delle situazioni di difficoltà
e di disagio per le coppie e per le famiglie.
La SIP ritiene che gli sforzi della società odierna devono essere
indirizzati ad affrontare i temi del disagio infantile e degli
adolescenti, che viene amplificato da situazioni di conflittualità,
separazioni, isolamento e che induce spesso depressione, dipendenze e
fenomeni comportamentali devianti quali i bullismi. Il clamore mediatico
suscitato dalla sentenza della Cassazione – che peraltro,
ricordiamolo, non rappresenta un pronunciamento a favore di una legge
per le adozioni gay ma la valutazione di un caso concreto – rischia di
far passare un secondo piano problemi più diffusi che mettono a
repentaglio il regolare profilo di sviluppo psichico, affettivo e
relazionale dei bambini e dei ragazzi di oggi.
Giovanni Corsello
Presidente SIP
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