venerdì 19 aprile 2013

Sono 29.309 i bambini e ragazzi accolti fuori dalla famiglia d’originein Italia.

Fonte: http://www.sositalia.it


L'accoglienza dei bambini al tempo della crisi
Sono 29.309 i bambini e ragazzi accolti fuori dalla famiglia d’origine in Italia.

Venerdì 12 aprile 2013, dalle 8:30 alle 14:00, presso la Sala Alessi di Palazzo Marino, a Milano, SOS Villaggi dei Bambini - in collaborazione con CNCA, Cismai, CNCM e Agevolando - ha organizzato la tavola rotonda “L’accoglienza dei bambini al tempo della crisi”. L’incontro, patrocinato dal Comune di Milano, ha offerto molti spunti di riflessione ed è stato teatro di un importante dibattito tra gli attori del panorama infanzia. Tra questi, i ragazzi che hanno vissuto o vivono in accoglienza e che hanno generosamente condiviso con i presenti il loro percorso.

Matteo, Anna e Gabriel, vivono nel Villaggio SOS di Vicenza e hanno raccontato il loro personale percorso di accoglienza. Difficoltà e successi, rabbia e amicizia. Sentimenti contrastanti che hanno trovato una risposta nella competenza e nella vicinanza di educatori presenti e preparati.




“È difficile accettare che esistono genitori che non hanno i mezzi, la maturità o la forza di tirar su dei figli. È difficile accettare che esistono genitori instabili e con seri problemi come le droghe o le malattie mentali. È facile pensare che si possono lavare sempre i panni sporchi, in casa. È facile scrivere o parlare di realtà sconosciute, inventando trame di complotti, d’interessi e di soldi” queste le prime parole di Jennifer Zicca, che ha vissuto in una casa di accoglienza e oggi è socia di Agevolando, associazione nata dall’iniziativa di giovani che hanno trascorso parte della loro vita “fuori famiglia”.

Annamaria Bertazzoni, Direttrice dell’Istituto degli Innocenti di Firenze, ha disegnato un profilo dei bambini e ragazzi accolti fuori dalla famiglia d’origine. Secondo i dati aggiornati (31 dicembre 2010) risultano essere 29.309, con un’equivalenza tra comunità (14.781) e famiglie affidatarie (14.528), seppur con differenze territoriali. Più numerosi gli adolescenti (poco più del 60% ha un’età tra gli 11 e 17 anni), mentre il 63% dei bambini ha fratelli o sorelle e ben il 53% ha uno o più fratelli o sorelle anch’essi accolti. Un ruolo fondamentale assume anche la famiglia d’origine: solo un bambino su 100 fuori famiglia è orfano di entrambi i genitori.

Presente alla Tavola rotonda anche Jan Folda, esperto di Advocacy per SOS Villaggi dei Bambini Internazionale (SOS Children’s Villages), che ha testimoniato l'impegno dell’Associazione nella redazione delle Linee Guida in materia di accoglienza fuori dalla famiglia d’origine e oggi nella loro diffusione e implementazione a livello mondiale.

È convinto che la situazione attuale non sia tutta colpa della crisi economica, ma anche dell'arretramento culturale sui diritti dell'infanzia, Vincenzo Spadafora, Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza. Parla di operazioni di disinformazione che sono gravi non solo perché scorrette, ma anche per i danni che possono produrre in termini culturali, incidendo sul pensiero di tantissime famiglie che guardano un certo tipo di trasmissioni e non si rendono conto che la realtà è estremamente diversa. Il suo impegno futuro si concentrerà sulla promozione dell’attenzione agli adolescenti fuori famiglia e sulla legge sulla cittadinanza.

È emersa, inoltre, la grave difficoltà i cui versano le comunità di accoglienza, a causa dell’assenza di risorse che non permette un adeguato intervento sul fronte della prevenzione. Di conseguenza non si hanno Progetti Quadro che prevedono il coinvolgimento delle famiglie o dei bambini accolti nelle comunità. Il 32% dei bambini accolti nei Villaggi SOS in Italia, sono stati allontanati dalle loro famiglie d’origine per cause legate all’incapacità genitoriale e questo dato corrisponde al 37% a livello nazionale. È quindi evidente la possibilità di ridurre questo dato, investendo sulla prevenzione e sui programmi di rafforzamento familiare. Inoltre, i dati forniti dall’Istituto degli Innocenti mostrano che a mantenere i contatti con la propria famiglia sono soprattutto i bambini e i ragazzi accolti in comunità, a differenza dei bambini o ragazzi in affido familiare. Altro punto fondamentale emerso dal confronto, quello dei livelli essenziali dei servizi, che devono essere stabiliti su tutto il territorio nazionale e che sono sollecitati anche dalle Linee Guida ONU sull’accoglienza fuori dalla famiglia d’origine.

È possibile scaricare tutti i dati e i documenti integrali presentati nel corso della Tavola rotonda, cliccando qui: http://goo.gl/n88DK.

Nessun commento:

Posta un commento

grazie per il tuo commento!

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...