Una coppia con un figlio che ha una disabilità è considerata idonea ad adottare un bambino. E’ l’inizio dell’articolo di Corriere.it su una decisione della Corte d’Appello di Milano, “sezione Persone, Minori e Famiglia”. Detto così può apparire banale: perché non potrebbe? Invece, qualche mese fa, il Tribunale dei minori di Milano aveva negato una richiesta di adozione internazionale proprio per questa ragione: in famiglia era presente un figlio con disabilità. Alla decisione era stato fatto ricorso, accolto ora dalla Corte d’Appello di Milano: Elena e Patrick potranno adottare una bambina o un bambino e dare un fratellino a Nicolò, che ha una leggera disabilità intellettiva.
http://invisibili.corriere.it/2012/05/09/anche-nicolo-ha-diritto-ha-un-fratello-adottato/
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Premesso che il primo interesse da tutelare sia quello dei minori e che ogni situazione vada vista nella sua particolarità, la Corte d’Appello ha rilevato come il primo giudizio nascesse da discriminazione a causa di disabilità. Fa riflettere: lo stigma sulla disabilità è ancora così fortemente radicato? La presenza di disabilità in famiglia comporta problemi per una società ancora poco solidale. InVisibili lo mette in luce spesso. Ma non può essere ostativa di diritti. Questa coppia, che racchiude le caratteristiche di molti genitori che hanno figli con disabilità, ha poi già saputo vivere e superare difficoltà nel crescere un bambino e dimostra quindi forti capacità di accoglienza, in particolare di chi ha o ha avuto problemi. E i pareri positivi di psicologi e assistenti sociali lo dimostrano. Come spiegava prima dell’Appello l’avvocato Cesare Rimini, uno dei più esperti in Italia sul diritto di famiglia: “E’ inutile pensare di dare al bambino una famiglia da mulino bianco. Il fatto che la coppia abbia superato positivamente altre prove è cosa che qualifica e non squalifica”. Come può accadere dunque che pregiudizio e discriminazione verso la disabilità siano ancora presenti anche fra coloro che hanno responsabilità così importanti? Sembra davvero ci sia ancora tanta strada da fare.
http://invisibili.corriere.it/2012/05/09/anche-nicolo-ha-diritto-ha-un-fratello-adottato/
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